Ed eccomi davanti a una pagina bianca.
L’articolo numero zero… Quale sogno, quale esperienza condividere per primi?
Mille idee: troppo difficile scegliere.
Ma accade una cosa e… la scelta arriva da sé. Una cosa che porta dietro altre cose, altri pensieri, altre passioni, altri sogni.
Ok, ho deciso.
Vi do alcuni indizi (come se non ci fossero già foto e titolo)…
Tetti a spiovente sopra palazzi dell’Ottocento; finestre illuminate, dietro cui si celano pittori, scrittori, artisti tout court; ragazze dal naso affilato che camminano per la strada con impeccabile disinvoltura, indossando impeccabili cappottini rossi, con baschi impeccabilmente storti; bancarelle di felici librai che hanno fatto del lungosenna la propria seconda casa; occhi incantati che osservano una torre che, come le donne più amate, ha un fascino che oltrepassa la sua bellezza; stazioni trasformate in musei, musei trasformati in set cinematografici; opere uniche al mondo di una bellezza disarmante (anche se, forse, fuori posto); piazzette nascoste; vie che portano a tesori inestimabili; crêpes, fromages, vines, macarons; la dolcezza del francese e quelle buffe e inevitabili smorfie che lo accompagnano; una storia che sa di serenate e di rivoluzioni. Continua la lettura di Paris c’est toujours Paris