Una casa sul mare del Nord

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Nel caso in cui siate spiaggiati sotto un ombrellone, inizio da due libri molto leggeri che consiglio a tutte quelle persone che, “pur soffrendo per cose che non cambiano mai, non fanno nulla per cambiarle”, citando proprio uno di questi libri. Uno stimolo a osare un pochino, insomma.

Parto con un’autrice di cui ho già parlato, Nina George, che nonostante le sue origini tedesche ci fa volare sempre in Francia. Stavolta lo fa conducendoci in Bretagna, con Una casa sul mare del Nord.

Protagonista è Marianne, una bella donna di mezza età che una sera, illuminata dalla fioca luce della luna, all’ombra della Torre Eiffel, decide di gettarsi nelle nere acque della Senna per farla finita. Un matrimonio in cui si sente imprigionata, una vita vuota fatta di rinunce, una quantità innumerevole di scelte mai prese, la promessa di una felicità mai arrivata.

Nemmeno quando un clochard riesce a salvarla dalle acque, Marianne si sente meglio: per la prima volta, lei aveva preso una scelta. Una scelta che avrebbe preferito portare a termine.

Eppure, nel freddo ospedale di quella città sconosciuta, una piccola mattonella decorata, raffigurante il porto di Kerdruc, le fa scattare qualcosa che mai aveva sentito prima e realizza che non può morire, senza aver visto nemmeno una volta nella vita il mare. Quel mare, il mare che qualcuno con mano sapiente aveva saputo disegnare su quella mattonella, sembrava perfetto.

Inizia così il viaggio di Marianne, fra percorsi in treno, improbabili passaggi e faticose camminate. Un viaggio che la porterà a trovare non solo un posto incantevole, ma anche un lavoro, una nuova casa, dei nuovi amici, amici di cui conoscerà tutto, dalle vite ai segreti, dalle paure ai desideri, tanto da diventare la sua nuova famiglia. Troverà l’amore. E troverà se stessa, una Marianne capace di vivere, di ballare, di suonare, di indossare qualcosa di rosso, di arrangiarsi, di fare l’amore, di aiutare il prossimo senza perdere di vista se stessa.

Ma il passato fa proprio come le onde del mare, che sembrano ritirarsi, ma ritornano poi più violente di prima, e quando il marito riesce finalmente a trovarla, chiedendole di sposarlo di nuovo, si sente come se fino a quel momento avesse indossato una veste non sua e ritorna nella realtà, la sua realtà.

Marianne dovrà prendere una decisione, ma qualunque decisione prenderà, lo farà con la consapevolezza, finalmente, di saper scegliere per sé.

Una storia dolce che fa viaggiare e sognare, raccontata con una scrittura altrettanto lieve e delicata, che ci porta, insieme a Marianne, da “l’ultima casa in fondo a una strada senza uscita” alla vita.

Se anche voi avete letto questo libro, fatemi sapere qui sotto che ne pensate!

Se invece lo desiderate leggere, potete trovarlo qui.

Buona lettura!

Ph. C.M.

2 pensieri su “Una casa sul mare del Nord

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